• Clima

09-02-2018, 23:22

L’Inverno gioca l’asso, si spezza il Vortice Polare

Da cinque anni non avveniva un evento stratosferico di tale portata. Dinamiche e possibili conseguenze a lungo termine.

Oggi, sabato 10, ha inizio un forte riscaldamento tra 10 e 50 km di quota sopra il Polo Nord. Lo Stratwarming (riscaldamento anomalo della stratosfera) raggiungerà il suo apice tra il 13 ed il 19 febbraio (Fig. 2 e 3) portando allo split (bilobazione) del Vortice Polare (Fig. 4 e 5).
Il giorno 13 febbraio l’anomalia di altezza geopotenziale a 10hPa supererà il valore di +3 (Fig. 6). Secondo lo schema individuato da Baldwin e Dunkerton (Fig. 1) il superamento di tale soglia comporta effetti significativi e duraturi sulle condizioni meteo-climatiche di gran parte dell’Emisfero Nord (come accadde ad esempio nel 2013, quando però il fenomeno si manifestò nel cuore dell'inverno con effetti tra gennaio e marzo).

PREVISIONE A LUNGO TERMINE:
Il superamento della soglia determinerà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire da metà febbraio e per i successivi 40-60 giorni (fino a fine Marzo, forse prima metà di Aprile) secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton (Fig. 1).


Figura 1: schema di propagazione dell’anomalia di altezza geopotenziale, fonte dati Baldwin-Thompson 2009, composito di 29 eventi di vortice debole – rielaborazione ReggioEmiliaMeteo, 8/02/2017

Se questa previsione sarà confermata, per tutto il periodo indicato si perpetueranno condizioni favorevoli alla formazione di alte pressioni in area polare e di depressioni alle nostre latitudini. Ciò comporterà un ammontare di precipitazioni sopra la norma su buona parte d’Italia, Emilia compresa, e temperature sotto la media su Alpi, Appennino Settentrionale e Nord-Ovest. Si tratterebbe quindi di un cotesto favorevole a frequenti eventi perturbati, non di rado associati a temperature sotto la media e quindi a possibili nuove nevicate sul nostro Appennino, occasionalmente anche sulla pianura (il periodo influenzato dal fenomeno sarà in larga parte primaverile ed i probabili episodi perturbati con temperature sotto media potrebbero quindi non essere in grado di produrre nevicate a bassa quota).

Gli effetti degli altri indici climatici (in particolare EA e SCAND) potrebbero alterare le condizioni meteo-climatiche attese, favorendo, a fasi alterne, periodi più miti con flussi sud-occidentali ed altri più freddi con flussi nord-orientali. Ciò nonostante, sull’arco dei 40-60 giorni indicati ci attendiamo la conferma del quadro previsionale precedentemente descritto.

Figura 2 - Anomalia di temperatura a circa 30 km di altezza (quota isobarica di 10 hpa): il riscaldamento della stratosfera polare raggiunge il culmine tra il 13 e 15 febbraio.

Figura 3 - Temperatura in area polare (65-90°N) a circa 30 km di altezza (quota isobarica di 10 hpa): incremento di 25° in cinque giorni.

Figura 4 - 8 febbraio, vorticie polare a 10 hPa (circa 30 km di quota) ancora integro.


Figura 5 - 13 febbraio, il vortice polare si spezza (split) dando vita a due lobi (Lobo Canadese e Lobo Siberiano). Un poderoso Anticiclone si espande in area polare.
Figura 6 - il 13 febbraio l'anomalia di altezza geopotenziale alla quota isobarica di 10 hPa (circa 30 km di altezza) supera la soglia (+3) individuata da Baldwin e Dunkerton

 

LINK UTILI:
Indici climatici (AO, EA e Scand), situazione e previsione;
Stratosfera, situazione e previsione;
Due aggiornamenti quotidiani, alle ore 8.20 e 20.20 circa

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Autore: Dr. Andrea Bertolini
 



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