• Clima

09-11-2013, 11:12

Il grande evento stratosferico del Gennaio 2013

Cronostoria della previsione dello StratWarming all'origine di un periodo eccezionale

Di seguito si riportano i tre bollettini previsionali (originariamente consultabili nella sezione CLIMA-STRATOSFERA) che hanno preceduto e accompagnato l'evento stratosferico che ha caratterizzato l'inverno 2012-2013 e i primi mesi della successiva primavera (temperature sotto la media e grande abbondanza di precipitazioni, spesso di natura nevosa). 

Grazie al nostro sistema di proiezione a 15 giorni delle anomalie di temperatura e di altezza geopotenziale sulla verticale del Polo Nord, siamo riusciti a prevedere l'attivazione del fenomeno in modo preciso e in anticipo rispetto agli altri siti di informazione meteorologica.


EMISSIONE DI DOMENICA 23 DICEMBRE 2012, ORE 11.21

Analisi:
temperatura 10 hPa inferiore alla media del periodo. Vortice polare disturbato al di sotto dei 20-30 km di quota.

Previsione a medio termine: 
temperatura a 10 hPa in forte aumento a partire dal primo gennaio 2013. Ad oggi atteso un riscaldamento di circa 35°C in sei giorni:

L’incremento termico è quindi previsto propagarsi gradualmente verso le quote inferiori della stratosfera.

Vortice polare in costante rinforzo in bassa stratosfera e in troposfera.
Viceversa, alla quota chiave di 10 hPa, anomalia di geopotenziale prima stabile su valori neutri, quindi in forte aumento a partire dal 3 gennaio 2013, con possibile raggiungimento del valore di soglia tra il 7 ed il 9 gennaio (+3, corrispondente ai -3 del NAM).

Previsione lungo termine:
Il possibile superamento della soglia (+3) dovrebbe comportare il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire da metà gennaio e per i successivi 60 giorni (secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton 2001).

La situazione sopra prospettata dovrebbe favorire la formazione di alte pressioni in area polare e di aree depressionarie sull'Europa sud-occidentale. Se gli altri indici climatici (in particolare EA e SCAND) non dovessero assumere valori significativi (e quindi tali da poter modificare il quadro meteo-climatico sul settore euro-atlantico), le dirette conseguenze della fase negativa dell'AO sarebbero precipitazioni superiori alla media sull'Italia centro-settentrionale, specie versante tirrenico, e temperature sotto la media su Alpi, Appennino Settentrionale e Nord-Ovest.

Tale situazione finirebbe ovviamente per aumentare la probabilità di eventi perturbati freddi anche sulla nostra provincia.

 

EMISSIONE DI DOMENICA 6 GENNAIO 2013, ORE 09.40

Analisi:
temperatura 10 hPa superiore alla media del periodo. Vortice polare disturbato a tutte le quote della stratosfera.

Previsione a medio termine: 
Temperatura della stratosfera polare in ulteriore aumento sino al giorno 8 per poi mantenersi su valori abbondantemente oltre la media sino a fine periodo.

Vortice Polare (VP) in ulteriore indebolimento con superamento del valore di soglia (+3, corrispondente ai -3 del NAM) martedì 8 gennaio (giorno ZERO) quando il VP si spezzerà in due lobi (split / bilobazione).

3/1/2013: vorticie polare a 10 hPa ancora integro.



8/1/2013: il riscaldamento della stratosefra polare (a circa 30km di quota) raggiunge il culmine


8/1/2013: il vortice polare si spezza (split) dando vita a due lobi (Lobo Canadese e Lobo Siberiano) e un poderoso Anticiclone si espende in area polare.

 

Previsione lungo termine:
Il superamento della soglia (+3) comporterà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire dal 12/13 gennaio e per i successivi 60 giorni secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton 2001 (vedi grafico rielaborato il giorno 23 dicembre nel quale, con larghissimo anticipo, si preannunciava quanto sopra descritto - primi ad indicare con precisione la data del superamento della soglia: giorno ZERO).
Per i possibili effetti si rimanda all’emissione del 23 dicembre 2012. 

 


EMISSIONE DI MERCOLEDI' 30 GENNAIO 2013, ORE 10.30

Analisi:
temperatura 10 hPa inferiore alla media del periodo. Vortice polare disturbato o debole a tutte le quote della stratosfera.

Previsione a medio termine: 
Temperatura della stratosfera polare in graduale e costante diminuzione. 
Anomalia di altezza geopotenziale negativa ma in riduzione alle dalle quote stratosferiche superiori, negativa e sostanzialmente stazionaria a 200 hPa.

Previsione lungo termine:
Si conferma quanto previsto nell'aggiornamento di domenica 6 gennaio e già prospettato nell'emissione di domenica 23 dicembre (vedi più in baso).
Di seguito riportiamo il grafico che rappresenta l'anomalia di altezza geopotenziale alle varie quote sopra il Polo Nord (65-90°N). Il quadro osservato (primi 27 giorni di gennaio - fonte www.cpc.ncep.noaa.gov) è seguito da quello previsto (prossimi 45-50 giorni - elaborazione del 29 gennaio 2013 - Ing. Andrea Bertolini):

Per i possibili effetti di una prevalenza della fase negativa dell'Arctic Oscillation (AO) si rimanda all’emissione del 23 dicembre 2012. 


Autore: Andrea Bertolini
 



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