Split del Vortice Polare. L’inverno cambia marcia.
E’ con grande soddisfazione che, a distanza di due settimane, scriviamo per confermare quanto previsto il 23 dicembre scorso.
A seguito di un imponente e rapido riscaldamento a circa 30km di quota sopra il Polo Nord, il vortice polare stratosferico (VP) si è fortemente indebolito.
Martedì 8, in concomitanza con il superamento del valore di soglia di anomalia di altezza geopotenziale a 10hPa (+3, corrispondente ai -3 del NAM), il VP si spezzerà in due (split / bilobazione).
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3/1/2013: vorticie polare a 10 hPa ancora integro.
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8/1/2013: il riscaldamento della stratosfera polare (a circa 30km di quota) raggiunge il culmine.
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8/1/2013: come da previsione del 23 dicembre viene raggiunto il valore di soglia (+3, corrispondente al -3 NAM).
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8/1/2013: il vortice polare si spezza (split) dando vita a due lobi (Lobo Canadese e Lobo Siberiano) e un poderoso Anticiclone si espande in area polare.
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Il superamento della soglia comporterà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire dal 12/13 gennaio e per i successivi 60 giorni (secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton 2001).
Di seguito si riporta il grafico rielaborato (*) il giorno 23 dicembre nel quale si preannunciava quanto sopra descritto.
(*) fonte dati Baldwin-Thompson 2009, analisi di 29 eventi di vortice debole – rielaborazione ReggioEmiliaMeteo, 23/12/2012
Ecco quindi quello che ci aspetta:
a partire dal 12/13 gennaio e almeno sino al giorno 20 la nostra penisola sarà interessata da una importante fase perturbata fredda, con temperature sotto la media e precipitazioni a prevalente carattere nevoso (AO negativa ed EA negativa).
Ensamble GFS - rielaborazione ReggioEmiliaMeteo - martedì 15 gennaio: ad un'area di alta poressione sul Nord Atlantico si contrappone una profonda saccatutura estesa dalla Scandinavia al Mediterraneo centrale. Fredde correnti polari investono l'Europa ed alimentano una depressione centrata sull'Italia.
E per il prosieguo dell’inverno…
come già scritto l’evento stratosferico di martedì 8 gennaio comporterà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, sino a metà marzo.
In tutta la seconda parte dell’inverno si perpetueranno quindi condizioni favorevoli alla formazione di alte pressioni in area polare e di depressioni alle nostre latitudini.
Tale situazione non sarà sufficiente a garantire un numero di nevicate superiore alla norma, ma sicuramente renderà la cosa possibile, nella speranza che si trovi la quadratura del cerchio e si realizzi lo scenario ipotizzato nelle Previsioni Stagionali per l’Inverno.
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