• Clima

06-01-2013, 10:19

Split del Vortice Polare. L’inverno cambia marcia.

Martedì 8 è il giorno ZERO. Cronaca di un evento ampiamente annunciato. Freddo e neve in arrivo su tutto il continente.

E’ con grande soddisfazione che, a distanza di due settimane, scriviamo per confermare quanto previsto il 23 dicembre scorso.
A seguito di un imponente e rapido riscaldamento a circa 30km di quota sopra il Polo Nord, il vortice polare stratosferico (VP) si è fortemente indebolito.
Martedì 8, in concomitanza con il superamento del valore di soglia di anomalia di altezza geopotenziale a 10hPa (+3, corrispondente ai -3 del NAM), il VP si spezzerà in due (split / bilobazione).

3/1/2013: vorticie polare a 10 hPa ancora integro.




8/1/2013: il riscaldamento della stratosfera polare (a circa 30km di quota) raggiunge il culmine.


8/1/2013come da previsione del 23 dicembre viene raggiunto il valore di soglia (+3, corrispondente al -3 NAM).

8/1/2013: il vortice polare si spezza (split) dando vita a due lobi (Lobo Canadese e Lobo Siberiano) e un poderoso Anticiclone si espande in area polare.

Il superamento della soglia comporterà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, a partire dal 12/13 gennaio e per i successivi 60 giorni (secondo lo schema individuato da Baldwin-Dunkerton 2001).

Di seguito si riporta il grafico rielaborato (*) il giorno 23 dicembre nel quale si preannunciava quanto sopra descritto.

(*) fonte dati Baldwin-Thompson 2009, analisi di 29 eventi di vortice debole – rielaborazione ReggioEmiliaMeteo, 23/12/2012

Ecco quindi quello che ci aspetta:
a partire dal 12/13 gennaio e almeno sino al giorno 20 la nostra penisola sarà interessata da una importante fase perturbata fredda, con temperature sotto la media e precipitazioni a prevalente carattere nevoso (AO negativa ed EA negativa).


Ensamble GFS - rielaborazione ReggioEmiliaMeteo - martedì 15 gennaioad un'area di alta poressione sul Nord Atlantico si contrappone una profonda saccatutura estesa dalla Scandinavia al Mediterraneo centrale. Fredde correnti polari investono l'Europa ed alimentano una depressione centrata sull'Italia.

E per il prosieguo dell’inverno…
come già scritto l’evento stratosferico di martedì 8 gennaio comporterà il prevalere della fase negativa dell'Arctic Oscillation, pur con eventi anche di segno opposto, sino a metà marzo.
In tutta la seconda parte dell’inverno si perpetueranno quindi condizioni favorevoli alla formazione di alte pressioni in area polare e di depressioni alle nostre latitudini.
Tale situazione non sarà sufficiente a garantire un numero di nevicate superiore alla norma, ma sicuramente renderà la cosa possibile, nella speranza che si trovi la quadratura del cerchio e si realizzi lo scenario ipotizzato nelle Previsioni Stagionali per l’Inverno.


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Autore: Andrea Bertolini
 



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