Dopo la nevicata che ha imbiancato l’Appennino fino alla pedecollina, portando i fiocchi fin sulla pianura reggiana, e più in generale su quella emiliana, dovremo registrare, proprio in concomitanza con le festività natalizie, l’afflusso di aria decisamente mite sul Nord Italia.
L’affondo di aria relativamente fredda al largo delle coste portoghesi, pilotato dal centro di bassa pressione in prossimità dell’Irlanda (B nella mappa seguente), risulta stretto fra due ampie strutture altopressorie (A): la prima – l’anticiclone delle Azzorre -, decisamente più ampia, ha il suo massimo di 1030 hPa in pieno Oceano Atlantico, mentre la seconda, più modesta, è situata sul territorio libico.

Ore 00 del 25 dicembre: sinottica europea prevista (dati ECMWF - rielaborazione reggioemiliameteo.it)
Le correnti sud-occidentali così generatesi convogliano aria mite sul bacino del Mediterraneo e oltralpe, dove alla quota di riferimento di 1500m avremo isoterme pressoché doppie rispetto a quelle che si registreranno fra Libia ed Egitto. Nei grafici seguenti, elaborati sulla città di Verona, è particolarmente evidente il picco di aria mite nella giornata della Vigilia, quando in quota avremo temperature anche di 10°C superiori alla media stagionale.

Picco di aria mite il 24 dicembre: la linea rossa, prossima agli 0°C, indica la media trentennale di riferimento. Alla base le precipitazioni previste (emissione Ensamble GFS - rielaborazione reggioemiliameteo.it)
Sul reggiano, dunque, l’inizio delle settimana entrante trascorrerà fra cieli grigi e aria mite, soprattutto in Appennino, con un possibile temporaneo miglioramento solo dopo S. Stefano, quando anche le temperature potranno gradualmente calare, riavvicinandosi alla media climatologica.